Abito da cocktail per donna: come scegliere il migliore

Dress Code: croce e delizia di tante occasioni! Se infatti la moda da un lato sembra lasciare sempre più libertà d’azione, dall’altra rimane rigidamente codificata su determinate regole, per evitare di sentirsi assolutamente fuori luogo, magari in occasioni importanti.

Una menzione particolare, merita senza dubbio l’abito da cocktail per signora, passe-partout per tanti eventi.

Cosa si intende per abito da cocktail?

Si tratta di una mise che può essere utilizzata in occasioni semi-formali, che ha come caratteristica una lunghezza variabile da poco  sopra il ginocchio alle caviglie (ma già a questo punto  viriamo decisi verso gli abiti da sera). È in genere un tipo di abito più semplice e meno elaborato di quello che si userebbe in occasioni più formali, come ad un matrimonio serale o ad una prima a teatro.

Quando si indossa un abito da cocktail?

In genere in tutti gli eventi che si svolgono fino tardo pomeriggio. Si va quindi dall’aperitivo formale di lavoro, ad un matrimonio di mattina in cui non svolgete il ruolo di testimone. In quest’ultima occasione, gli abiti da cocktail rappresentano la quadratura del cerchio: eleganti ma non troppo formali, sottolineano l’importanza dell’evento senza peraltro offrire il fianco alle altre invitate con un look eccessivamente elegante. Non c’è nulla di più ridicolo di una donna in abito lungo ad una cerimonia che si svolge alle dieci del mattino.

Come deve essere un abito da cocktail?

Sono tanti i particolari che possono rendere perfetto il vostro vestito da cocktail, scopriamoli tutti.

Stoffa: molto dipende dalla stagione, ma ci sono alcune regole che possono valere in ogni occasione. No al jeans, assolutamente fuori luogo, come no al broccato troppo elaborato. Da valutare il taffetà e lo shantung di seta, ma via libera allo chiffon, alla seta, alla georgette.

Colori: l’abito da cocktail vi permette di osare pur restando sempre elegante. In quale altra occasione potreste permettervi quei toni di rosa, di giallo, arancio, fucsia, verde acqua o azzurro? Ovviamente,  ci sono degli stop: se l’abbigliamento da cocktail è per un matrimonio, bando al rosso, al nero e chiaramente al bianco. Consentite e anzi, suggerite, le fantasie floreali, magari con uno stile anni 50 che ricordi certi abiti della Loren dei tempi d’oro.

Scollatura: non esagerate!! Uno scollo a barchetta senza maniche, un busto arrotondato e senza spalline ma con un coprispalla, uno scollo a “v” ma con discrezione, sono tutte scollature adatte ad un abito da cocktail. Anche se il decolleté è il vostro punto forte, essere troppo scollate nel pomeriggio o in occasioni come quelle citate significa non tenere il bon ton in nessun conto.

Decorazioni: gli abiti da cocktail possono senza dubbio scintillare, ma lo fanno con discrezione ed eleganza. È quindi benvenuto un particolare luccicante alla cintura, sulla scollatura o sul bordo dell’abito, ma anche qui serve un po’ di misura. Soprattutto non dimenticate che le paillettes  sono assolutamente vietate di giorno e riservate alla sera.

Siete state invitate ad un evento del quale non conoscete esattamente il grado di eleganza? Nella scelta dell’abito da cocktail, ricordate sempre una massima del divertentissimo libro “Il Diavolo veste Prada” di Lauren Weisberger: nel dubbio scegliete sempre di essere di essere favolosamente sotto-tono, piuttosto che stonare con un’eleganza esagerata!

Sfogliate le offerte di abiti da cocktail su internet e trovate tra centinaia di modelli quello che vorreste indossare.

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